Puntuali, gli alunni, in fila per due accompagnati dalle maestre, hanno raggiunto il “Giardino dei Fichi” sbucando dall’angolo di V. Verdi con grandi cartelloni colorati, inneggianti slogan, disegni, foto e decorazioni, tutti realizzati da loro. Ancor più belli dei cartelloni erano i loro volti solari e sorridenti, soddisfatti del proprio lavoro. Il loro progetto infatti non è stato solo un semplice compitino, né un compito semplice, ma un elaborato percorso di ricerca e recupero di identità, saperi e tradizioni.
Quel giorno, venerdì 23 febbraio, agli occhi dei presenti i ragazzi sembravano piccoli eroi della salvaguardia del territorio. Gli alunni e le alunne della nostra quinta elementare. Ciascuno ha declamato in modo eccellente quanto scoperto e appreso in quel viaggio stupendo attraverso la storia e la scienza.
L’albero di fico è stato conosciuto e raccontato in tutti i suoi aspetti, quello scientifico-botanico, quello folcloristico, quello letterario e quello culinario. Non solo illustrazioni, ricette, poesie e racconti ricchi di creatività e fantasia, ma anche interviste. Le interviste a quei veterani custodi della nostra biodiversità, come nonno Giovanni, alla cui esperienza i ragazzi hanno attinto appieno.
Ci uniamo ai complimenti del sindaco e del dirigente scolastico quindi, per l’ottima performance! E soprattutto ringraziamo loro, gli alunni e le alunne, per aver allargato il nostro giardino piantando 8 nuovi alberi di fico di varietà diverse, ciascuno col proprio nome. Sommandosi ai 20 messi a dimora lo scorso anno, vanno concretizzando pian piano la nostra idea di area verde, in una manifestazione che sembra proprio volersi tramutare in tradizione per l’avvenire.
E allora, i nostri gadget ufficiali e una colazione a base di ficotto questi giovani non se la sono meritata?
(Si ringrazia Donato Surano per la concessione degli scatti fotografici.)